La società contemporanea ha perso di vista una distinzione fondamentale: quella tra individualità e personalità. Una cultura eccessivamente incline ad una interpretazione dell’uomo marcatamente individualista, a scapito della valorizzazione dell’elemento personale, ha portato ad alcuni errori di valutazione esemplificabili da un lato con la concezione totalitaria dell’individuo, dall’altra con una concezione esclusivamente comunitaria di quest’ultimo. Contro queste due derive del pensiero moderno ecco farsi strada la necessità di una visione più completa dell’uomo che valorizzi la sua componente personale. Una precisazione. Il personalismo, afferma Maritain, non è un scuola. Non esiste un solo personalismo. C’è un personalismo a tendenza nietzscheana, un altro a tendenza proudhoniana ecc. infine un personalismo tomista, a cui lo stesso Maritain dichiara di ispirarsi e di cui fa propria la distinzione metafisica tra individualità e personalità e l’identificazione in Dio del fine ultimo della persona umana. Le creature intellettuali infatti prima che al bene comune immanente dell’universo sono ordinate al Bene comune separato, che è Dio.