Deum nemo vidit unquam… Ipse enarravit. “Il cuore di ogni cultura è costituito dal suo approccio al più grande dei misteri: il mistero di Dio” (Giovanni Paolo II, discorso all’ONU, 5 ottobre 1995). Quale è l’approccio cristiano al mistero di Dio? Possiamo dire che è un approccio che parte da una base solida, vale a dire, la Rivelazione che Dio ha fatto di se stesso in Gesù Cristo, nella sua Chiesa. Ma questo mistero, proprio a causa della sua complessità chiede una diversità di approcci. Nel trattato di Dio uno e Trino, si comincerà dalla fede attuale sul mistero di Dio: cosa noi vogliamo dire quando diciamo “credo in unum Deum”? Ma per dare una risposta soddisfacente partiremo la trattazione dal mistero di Dio nel cuore dell’uomo per in un secondo momento passare rassegna a gli altri influssi che il cristianesimo ha ricevuto nell’elaborazione della teologia Trinitaria: l’esperienza umana universale, la presenza di Dio nella Sacra Scrittura e le varie formulazioni del dogma trinitario lungo la storia. La parte centrale di questo trattato sarà, in ogni caso, la riflessione sistematica sul mistero del Dio rivelato in Gesù Cristo.