Introduzione (2 ore) Questo corso si svolgerà nella luce dei grandi capitoli della Lumen Gentium sulla vocazione universale alla santità (cap V) e su Maria nel Mistero di Cristo e della Chiesa (cap VIII). Sono stati i due "fari" del Concilio Vaticano II per illuminare il cammino della Chiesa, durante i Pontificati del beato Paolo VI e di san Giovanni Paolo II, e adesso di Papa Francesco. Tutta la nostra ricerca si farà nella prospettiva della teologia dei santi, che unisce tutti gli aspetti e tutte le dimensioni della vita e del pensiero, nell'articolazione dinamica della fede, della speranza e della carità, chiamate da san Tommaso virtutes theologicae (letteralmente "virtù teologiche"). A questo riguardo, sono fondamentali le parole di Papa Benedetto XVI: "La scientia fidei e la scientia amoris vanno insieme e si completano, la ragione grande e il grande amore vanno insieme, anzi il grande amore vede più della ragione sola" (discorso del 19 marzo 2011 alla fine degli Esercizi Spirituali predicati da P. Léthel). Prima Parte: Scientia Fidei e Scientia Amoris (10 ore) Nella luce della santità, potremo studiare e sperimentare questa complementarità tra vita intellettuale e vita spirituale nella contemplazione del Mistero di Cristo. 1. Dionigi Areopagita (2 ore) ci offre una splendida sintesi della teologia patristica sul nostro argomento, mettendo in luce la distinzione tra le tre forme inseparabili della teologia della Chiesa: teologia mistica, teologia simbolica e teologia noetica. 2. Con sant'Anselmo d'Aosta e santa Gemma Galgani (4 ore), la stessa teologia della Croce risplende sui due versanti della scientia fidei (intellettuale) e della scientia amoris (spirituale), espressa nella stessa forma della preghiera a Cristo Dio Uomo, Redentore dell'Uomo. 3. San Tommaso d'Aquino e santa Caterina da Siena (4 ore) sono due Dottori della Chiesa, membri della stessa famiglia domenicana, nel contesto dell'Italia medioevale. La stessa Verità di Cristo, che ha trovato in san Tommaso la sua più alta espressione intellettuale nei concetti della teologia universitaria, viene espressa nella teologia mistica di santa Caterina attraverso una straordinaria ricchezza di simboli in riferimento continuo al Corpo e al Sangue di Cristo.Seconda Parte: Castello Interiore e Castello Esteriore (12 ore) Il fondamento della vita spirituale è la presenza di Cristo Gesù con il Padre e lo Spirito Santo in noi, secondo queste due modalità: da una parte nel Castello Interiore dell'anima (santa Teresa d'Avila) e dall'altra parte nel Castello Esteriore della comunità (Serva di Dio Chiara Lubich). Queste due modalità corrispondono rispettivamente alle parole di Gesù, nel Vangelo di Giovanni: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e faremo da lui la nostra dimora" (Gv 14, 23), e nel Vangelo di Matteo: "Se due di voi sopra la terra si accorderanno (sumphônèsousin) per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Mt 18, 19, 20). La spiritualità mariana sintetizza nel modo più profondo queste due modalità, personale e comunitaria. 1. Riguardo al Castello Interiore, cioè alla vita spirituale come vita interiore, seguiremo il libro del beato P. Maria Eugenio di Gesù Bambino: Voglio vedere Dio, che offre una splendida sintesi dei tre Dottori Carmelitani: Santa Teresa d'Avila, san Giovanni della Croce e santa Teresa di Lisieux, in riferimento al capolavoro di Teresa d'Avila, proprio intitolato Il Castello Interiore, e anche alla Somma Teologica di san Tommaso (Dio e l'Uomo in Cristo Via, Verità e Vita) (4 ore). 2. Per il Castello Esteriore, ci guideranno alcuni testi più caratteristici della Serva di Dio Chiara Lubich, Fondatrice dell'Opera di Maria (Movimento dei Focolari), che mettono in una luce nuova l'aspetto comunitario (e non solo personale) della mistica e della santità, cioè della perfezione della carità, insieme alla fede e alla speranza (2 ore). 3. La spiritualità mariana, come spiritualità personale ed ecclesiale verrà considerata a partire dalla classica sintesi di san Luigi Maria Grignion de Montfort: Il Trattato della Vera Devozione alla Santa Vergine, come è stato letto, vissuto e interpretato da san Giovanni Paolo II alla luce del Concilio Vaticano II (4 ore). Infine, la dimensione ecumenica della teologia dei santi (con la stessa tonalità mariana) verrà accennata con l'esempio di due santi: San Gregorio di Narek (monaco armeno del medioevo, dichiarato Dottore della Chiesa da Papa Francesco) e san Silvano del Monte Athos (monaco ortodosso russo) (2 ore).