Il corso intende approfondire il rapporto fra le scienze empiriche e la religione, come potrebbe al meglio determinarsi anche sulla base di esempi storici recenti. Nelle prime lezioni saranno presentate le più note tipologie elaborate in proposito (Barbour, Stenmark, et al.). Successivamente, saranno analizzate in particolare la teoria dei Magisteri Non Sovrapposti (S.J. Gould, in I pilastri del tempo) e quella della non necessità di un Dio creatore (S. Hawking, in Il Grande Disegno), mettendone in rilievo le criticità. Quindi, in costante attenzione al Magistero Pontificio, si mostrerà come un pensiero realista diretto, di cui saranno esaminati i caratteri e le motivazioni più note, favorisca una relazione feconda tra le “credenze” teistiche e le “acquisizioni” scientifiche. In tale ambito, sarà sottolineata la forza argomentativa della via teleologica (J. Haldane) e della probabilità bayesiana (Swinburne) nella difesa razionale dell’esistenza di Dio