Un’antropologia dinamica, dove la persona umana si costruisce nell’apertura verso l’Assoluto. Questa è l’attrazione della antropologia trascendentale. In questo corso vogliamo investigare le origini filosofiche di questo modo di pensare l’uomo. Approfondiremo diverse impostazioni dell’antropologia trascendentale per poi fare una comparazione tra loro. Così saremo in grado di valutare meglio i risultati positivi di questo modo di comprensione dell’uomo, compresi anche i rischi che ne possono conseguire. Questi gli autori e le loro opere che considereremo: Johann Gottlieb Fichte (Prima introduzione alla dottrina della scienza), Maurice Blondel (L’azione (1893)), Max Scheler (L’eterno nell’uomo e La posizione dell’uomo nel cosmo), Martin Heidegger (Essere e tempo), Martin Buber (L’io e il tu e Il problema dell’uomo), Karl Rahner (Uditori della parola), Joseph de Finance (Etica generale e Cittadino di due mondi) e Emmanuel Levinas (Totalità e infinito).